Cenni Storici

Il nome deriva dalla chiesa dedicata a S.Vincenzo Martire, la cui esistenza è documentata già nell'XI secolo dal "Codice Casamariense".

 Non molti i riferimenti a San Vincenzo in documenti posteriori.

Nei secoli XIV, XV, XVI e XVII San Vincenzo fu considerato Casale di Morrea.  Sviluppatosi col tempo, ebbe poi il sopravvento nel secolo XVII.

Il vecchio paese, costruito in alto, non molto lontano dalle pendici dei monti, ma in una posizione facile e ben riparata, divenne Università, ossia Comune autonomo.

Dal 1806 il Comune di San Vincenzo fu unito al Comune centrale di Civita d'Antino assieme a Castronovo e Morrea. Invece nel 1816 San Vincenzo divenne Comune centrale e ad esso rimasero aggregati i Comuni di Roccavivi, di Morrea, di San Giovanni Valle Roveto e di Castronovo.

Il paese si chiamò San Vincenzo Valle Roveto soltanto nel secolo passato.

Dopo il terremoto del 1915 parte del paese si trasferì al piano a destra del Liri, presso la stazione ferroviaria, in uno dei punti più bassi della Valle Roveto.

Il nome del paese vecchio, come quello del nuovo, deriva da San Vincenzo Martire, festeggiato il 22 gennaio di ogni anno, anche se non  è il patrono del paese.

Il vecchio stemma del paese riproduce nel mezzo l'immagine di San Vincenzo, non quella di San Vincenzo Martire, come dovrebbe essere, ma, erroneamente, l'immagine di San Vincenzo Ferreri, che nella iconografia comune viene rappresentato come l'Angelo dell'Apocalisse, che regge un libro e tiene in mano una tromba, mentre una fiamma sormonta la sua testa.

San Vincenzo Valle Roveto appartenne ai conti di Albe, di Celano e ai baroni di Balsorano,  come il Comune di Morrea, di cui fu considerato Casale fino al secolo XVIII.

Dopo il terremoto del 1915, il Comune comprende, oltre il capoluogo, cioè il nuovo San Vincenzo Valle Roveto, le seguenti frazioni: Roccavivi, San Giovanni Valle Roveto Vecchio e San Giovanni Nuovo, San Vincenzo Vecchio, Morrea, Le Rosce (S. Restituta) e Castronovo.

La popolazione di San Vincenzo Valle Roveto, che discese al piano dopo le distruzioni del terremoto del 1915, non ha dimenticato l'antica sede dei padri e almeno una volta all'anno nella festa della Madonna del Romitorio, risale con nostalgia nel vecchio paese per partecipare al suggestivo corteo di fedeli che si snoda nella bella visione di settembre dal Santuario del monte alla chiesa parrocchiale.

San Vincenzo Valle Roveto si trova a 340 mt. di altezza sul livello del mare.

Lo stemma attuale del Comune di San Vincenzo Valle Roveto è formato da uno scudo diviso in due da una striscia a guisa di diagonale, che parte dalla sinistra dello scudo e va a destra verso l'alto, reca per tutta la sua lunghezza le parole: Auxilium ex alto, aiuto dall'alto. Nella parte superiore della diagonale appare la figura di un Santo che prega con le mani giunte e guarda in su, verso un castello con merli e torre, anche essa merlata. Attorno allo scudo vari ornamenti. Il Santo vuol rappresentare indiscutibilmente San Vincenzo che da il nome al paese e lo protegge.

 

 

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